È un silenzio animato di voci che solo lei può sentire, dentro un rito che si ripete, uguale e in crescendo, che conforta e condanna. Padrona di piccole vite, sperduta la sua in un incubo che intravediamo appena. Ha un nome, Maria, che continuamente ripete, una storia che non sappiamo, che non vorremmo sapere, una tenera follia sussurrata a fior di labbra di chi forse troppo ha visto, di chi forse sa, di chi forse ha scelto un luogo ai margini del mondo per catturarne le voci inascoltate come fossero farfalle e custodirne il tesoro, pagando il fio alla normalità oscena che da fuori la chiama, la insulta, la incalza, la chiama “pazza”.
Ma la pazzia è un incanto che da sé si culla, ride, gioca, piange e in quest’incanto immobile scorre l’esistenza di Maria.
testo e regia 𝗣𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗠𝗮𝗰𝗮𝘂𝗱𝗮, con 𝗦𝗲𝗿𝗲𝗻𝗮 𝗕𝗮𝗿𝗼𝗻𝗲, 𝗢𝗿𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗠𝗮𝗿𝘁𝘂𝗰𝗰𝗶, disegno luci 𝗚𝗮𝗯𝗿𝗶𝗲𝗹𝗲 𝗚𝘂𝗴𝗹𝗶𝗮𝗿𝗮, scenografia 𝗟𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗙𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗧𝗲𝗺𝗮, produzione 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗕𝗿𝗶𝗴𝗮𝗻𝘁𝗶, con il sostegno di 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼, si ringrazia 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗮 𝗕𝗶𝗱𝗱𝗶𝗻𝗮
Presentato da Associazione Culturale Zo
Tutte le età
16:30- 17:30