Lo spettacolo portato in scena da Teatro Linguaggicreativi racconta la storia di Italia Donati, maestra ventenne vissuta alla fine dell’800, morta suicida a causa delle maldicenze sul suo conto messe in circolazione dal sindaco del paese e amplificate dai pregiudizi dei suoi compaesani. In quell’Italia in cui bisognava “fare gli Italiani” attraverso la scolarizzazione, l’istruzione era vista con diffidenza e ostilità, e le maestre, donne e in più istruite, erano considerate delle poco di buono. Guadagnavano meno di un terzo rispetto ai colleghi uomini, e vivevano in condizioni di povertà estrema, alla mercé dei sindaci dei paesi che avevano il compito di redigerne il certificato di moralità, ricattandole per disporne a piacimento.
La vicenda diventa il pretesto per coinvolgere il pubblico in una riflessione sulla questione di genere e su cosa significa essere hater, sulla leggerezza con cui spesso si interagisce con altri esseri umani dimenticando la loro umanità. Oggi come allora.
Presentato da Villaggio Barona.
Questo è un evento 4+
04:00 PM- 05:00 PM