


***L’installazione presenta audio a volumi elevati e immagini ad alta frequenza che sono sconsigliate a chi è affetto da epilessia, cardiopatia e a persone fotosensibili. L’installazione è sconsigliata a minori di 12 anni.***
L’installazione proietta in sequenza la totalità dei sostantivi del vocabolario italiano: una rappresentazione spettrale di tutti gli oggetti della realtà dotati di un nome. La velocità, calibrata sul limite della percezione visiva, genera uno sfarfallio in cui le parole si fondono e sfuggono alla distinzione. Alcune resteranno impresse, la maggior parte si perderà. L’affastellarsi frenetico delle nominazioni non lascia nessuno spazio alla scelta o al discernimento. Il nucleo del linguaggio ritorna al rumore bianco, che riporta al caos. Il Terzo Reich è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. La pausa, cioè l’assenza delle parole, diventa il campo di battaglia per l’aggressione militare delle parole, e i nomi del vocabolario così proiettati, sono le bandiere piantate in una terra di conquista.
**Precede la proiezione un’azione simbolica in cui una performer darà vita a un cerimoniale di “accensione” del linguaggio.**
**Romeo Castellucci** è uno dei più importanti e radicali innovatori della scena teatrale contemporanea. Fondatore nel 1981 della compagnia Socìetas Raffaello Sanzio (oggi Socìetas), ha costruito un linguaggio teatrale fortemente visivo, plastico e sensoriale, capace di rompere i codici narrativi tradizionali a favore di un'esperienza immersiva e perturbante. È stato direttore della sezione teatro della Biennale di Venezia nel 2005 e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Europa per il Teatro (2013) e il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2013.
BIG – Bari International Gender festival
Questo è un evento 14+
08:00 PM- 09:30 PM